Sul sito internet dell’Università di Bologna è stato pubblicato un documento dal titolo "Sicurezza e Salute nelle aziende agro-zootecniche"
Sul sito internet dell’Alma Mater Studiorum, l’Università di Bologna, è stato pubblicato un interessante documento dal titolo "Sicurezza e Salute nelle aziende agro-zootecniche" in merito a ACCESSI, ATTREZZATURE AGRICOLE, rischio CHIMICO e FITOSANITARIO.
L’intento è quello di raccogliere alcuni principi fondamentali per la prevenzione dagli infortuni e dagli incidenti sul lavoro, così frequenti e pericolosi, ma spesso sottovalutati, in questo settore.
Le ragioni, espresse anche nel documento, sono che nei locali chiusi “come stalle, magazzini o silos” le attività umane sono rese difficoltose dalla presenza di pavimenti irregolari o scivolosi, dalla scarsa attenzione nella realizzazione di impalcature, posti di lavoro sopraelevati e parapetti, protezioni e coperture delle vasche interrate e pozzi e da una minor cura nell’impiego della segnaletica. Senza contare che spesso la stabilità degli edifici, vecchi di molti anni, non è verificata.
Rimandando un approfondimento dettagliato all’intero documento (che potete leggere qui), ci soffermeremo su alcuni degli argomenti trattati nel testo, quelli a nostro avviso più importanti e interessanti: le aree esterne di accesso, di transito e manovra; le macchine e le attrezzature agricole; il rischio chimico; i prodotti fitosanitari.
In merito alle aree esterne di transito il documento suggerisce che per ridurre il rischio di incidenti e infortuni è opportuno:
- tenere sgombri da materiale, attrezzature e macchinari le strade interne all’azienda;
- predisporre spazi sufficienti a consentire la manovra degli automezzi senza pericolo per i pedoni;
- mantenere il fondo stradale in buone condizioni eliminando ostacoli per impedire la caduta accidentale di persone.
Il documento riporta che una corretta definizione “di vie di accesso, aree di transito e di manovra degli automezzi può evitare la maggior parte degli incidenti dovuti all’uso di macchine in movimento”, evitando ribaltamenti, impenna menti e instabilità dei macchinari agricoli.
Per quanto riguarda le macchine e le attrezzature agricole “rappresentano una importante causa di infortunio nel settore”. E che i principali fattori di rischio sono legati:
- all’utilizzo improprio delle macchine, che spesso sono troppo vecchie e soggette a scarsa manutenzione alla franabilità dei terreni, caratterizzati da dislivelli, pendii, curve troppo strette e instabilità;
- alle condizioni ambientali sfavorevoli (sole intenso, lavoro in ore serali);
- alla sottovalutazione del rischio a causa dell’eccessiva confidenza con il mezzo
- all’assenza di adeguata informazione, formazione e addestramento su uso e manutenzione.
Come evitare, dunque, di incappare in pericoli e incidenti?
Intanto è fondamentale leggere scrupolosamente i manuali forniti dal produttore dei macchinari e frequentare opportuni corsi di addestramento al loro utilizzo. In secondo luogo è bene applicare buone prassi: evitare vestiti che possono impigliarsi nelle parti meccaniche dei mezzi, che devono sempre essere mantenuti puliti e in buone condizioni. Assicurarsi sempre che le zone di lavoro siano sgombre da impedimenti, animali e persone. Prestare attenzione durante lo svolgimento delle operazioni: zone impervie, terreni franabili e dislivelli possono essere nemici della sicurezza. Preoccuparsi della propria persona, ricordando di prestare attenzione alla segnaletica e di ricorrere agli ausili di salita e discesa dai mezzi (maniglioni, corrimano).
È altresì importante richiedere il parere di tecnici esperti per assicurarsi della conformità della macchina alle norme di legge. Le operazioni sul mezzo (scollegamento di traini, sostituzione di parti danneggiate e simili) vanno sempre effettuate a motore spento. Si ricorda inoltre che le macchine agricole possono circolare su strada solo se complete di tutti gli attributi necessari per rispettare l’apposito codice (targhe, luci di segnalazione, frecce).
Altre considerazioni importanti sono quelle relative ai rischi da agenti chimici, spesso utilizzati in agricoltura. Il pericolo sta prevalentemente nel fatto che il ricorso a questi agenti può causare contaminazioni al terreno, che possono trasmettersi ai prodotti agricoli e agli animali. Esistono però dei pericoli inerenti anche la manipolazione di concimi e prodotti fitosanitari, il contatto con polveri e fumi derivanti da disinfettanti, disinfestanti e detergenti o dalle esalazioni presenti negli ambienti e causate dalle macchine. In particolare, sono gli antiparassitari a comportare pericoli per la salute, causando sintomi lievi, ma anche gravi fino alla morte quando l’intossicazione è acuta.
Nel documento dell’Università di Bologna, questi e altri temi sono indagati approfonditamente e integrati da esempi pratici e elenchi di buone procedure da seguire per prevenire gli infortuni e usare correttamente la strumentazione necessaria allo svolgimento delle attività. Un buon vademecum per migliorare i propri e gli altrui livelli di sicurezza sul lavoro e non sottovalutare le malizie che si nascondo anche dietro le operazioni apparentemente più semplici o con le quali si ha molta confidenza.